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La religione primitiva in Sardegna

Di Raffaele Pettazzoni
Io fui in Sardegna nel novembre e dicembre del 1909. La stagione era molto inoltrata. Per alcune difficoltà impreviste, una importante campagna di scavo era ancora aperta: urgeva che fosse chiusa prima dell’inverno. Ricevetti l’incarico di recarmi sul luogo. Così ebbi modo di vedere e di studiare il tempio sardo scavato allora sulla giara di Serri; e fui presente allo scoprimento di un altro edificio megalitico sulla stessa giara.
L’idea di questo libro che vede ora la luce mi venne là. Fra la terra smossa e i massi spezzati, fra l’opera alacre e rumorosa degli scavatori che rompeva l’alto silenzio del luogo disabitato, dove soltanto di rado compariva, sul tramonto, un pastore vestito di pelli e sostando seguiva con gli occhi curiosamente la vicenda del piccone rivelatore della civiltà dei suoi padri...
Il mio libro nacque adunque sotto gli auspici dell’archeologia. Eppure esso non è destinato più specialmente agli archeologi che ai filologi che agli etnologi. Per sua natura propria vuol essere un saggio di storia delle religioni: un tentativo di costruzione scientifica in un campo storico-religioso pressoché inesplorato come è quello della Sardegna primitiva. Dall’archeologia, dalla filologia, dalla etnologia vuol trarre i materiali per comporre un quadro che mostri, possibilmente, al lettore colto quale fu la religione dei Sardi antichissimi.
Tale assunto potrà sembrare immodesto. Che fare, se la storia delle religioni non è, essa, modesta? Se ha bisogno di tante discipline ausiliarie quanti sono gli aspetti della religione? La quale «è cosa profondamente umana (Antropologia), inseparabile dalla storia antichissima dell’uomo (Archeologia), inerente alla sua costituzione mentale (Psicologia), emanazione del suo pensiero primitivo (Mitologia) e parte integrale della sua vita sociale (Sociologia)».

Raffaele Pettazzoni

Raffaele Pettazzoni (1883-1959) fu il massimo storico italiano delle religioni.
Ispettore del R. Museo preistorico ed etnografico a Roma, nel 1909, insegnò Storia delle religioni a Bologna (1914-1922)
e quindi a Roma a partire dal 1923.
Nel 1950 fu eletto presidente dell’Associazione internazionale di Storia delle religioni. Direttore della rivista internazionale Numen e di varie collane di studi religiosi, fu autore di numerose opere, fra le quali, oltre alla Religione primitiva in Sardegna, vanno ricordate la Religione nella Grecia antica, Bologna 1921; L’Essere celeste nella credenza dei popoli primitivi, Roma 1922; La mitologia giapponese, 1929; Saggi di storia delle religioni e di mitologia, Roma 1946; Italia religiosa, Bari 1952; L’onniscenza di Dio, Torino 1955.

ISBN 9788871380819
Genere Archeologia
Collana Serie reprints
Anno 2022
Pagine 288
Formato 13,5 x 21 cm
Rilegatura Brossura con alette
Lingua Italiano
Supporto Cartaceo

15,00 €

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