I paesaggi notturni che avvolgono le torri suggeriscono una dimensione onirica e fantastica, che riprende, in tono mitico e fiabesco, alcuni aspetti caratterizzanti nella percezione moderna dei nuraghi e negli studi che si moltiplicano su questi monumenti e sulla cultura che li ha prodotti: la comprensione della loro origine e della loro funzione, il loro inquadramento in un preciso contesto culturale, il problema drammatico della loro conservazione, il passato delle torri come recupero identitario per una Sardegna che vuole finalmente vivere e proiettarsi nel futuro. I canti notturni delle torri sono insieme una storia, una denuncia e uno stimolo: la storia di un lungo itinerario culturale, che incrocia paesi e popoli del Mediterraneo; la denuncia di un ritardo nella ricerca e di un pericoloso degrado nella conservazione e nella valorizzazione di un nostro fondamentale patrimonio identitario; uno stimolo per costruire un futuro diverso, in cui il passato operi da protagonista attivo nella costruzione di un domani migliore.
Andrea Gambula
Andrea Gambula è nato a Quartu Sant´Elena (Cagliari) nel 1973, città nella quale tuttora risiede.
Laureato in Ingegneria Elettrica si è avvicinato da autodidatta alla fotografia nel 2006. Fotografo non professionista, intende la fotografia come rifugio dalla quotidianità e strumento attraverso il quale conoscere e raccontare in maniera del tutto personale la propria terra: la Sardegna.
Al momento i suoi interessi si sono principalmente concentrati nella fotografia paesaggistica e nella rappresentazione del patrimonio archeologico sardo. Predilige forme alternative quale quella della fotografia crepuscolare e notturna. La sua volontà di raccontare, non solo per immagini, lo ha spinto a creare con l´amico Alessio Scalas il sito www.contusu.it e il personalissimo www.3stops.com vetrina virtuale del suo lavoro fotografico.