Le sagre della Sardegna tra sacro e profano
La Sardegna ha un inestimabile tesoro, vecchio di millenni, che tenacemente resiste all´assalto del tempo: il folclore. Molte feste religiose, anche le più umili, esprimono al meglio la spontanea espressione del popolo e sono la riprova che in molti centri, e ancor più nei paesi dell´interno, si è rimasti fedeli in modo quasi ancestrale alle antiche usanze. Queste feste si susseguono con il ritmo dell´età arcaica e conservano la stessa impronta legata al ciclo della vita, ai lavori agricoli e artigianali, all´attività dei pastori. Ecco perché da talune cerimonie traspare ancora l´omaggio paganeggiante alla natura, affinché sia prodiga di messi. A dar vita alle migliaia di feste è soprattutto la grande religiosità del popolo. Sono caratterizzate da un canovaccio comune: il trasferimento di un simulacro dalla parrocchiale fino a qualche chiesetta campestre, ovviamente intitolata al santo celebrato. E c´è sempre qualche particolare motivazione che affonda le radici nella leggenda. Molti festeggiamenti prevedono banchetti che nessuno ritiene possano esser oltraggiosi per il santo festeggiato. In verità, spesso si tratta di occasioni eccezionali, e per questo tanto più attese, per evadere dalle angustie di tutti i giorni in una terra dove ogni conquista del singolo è considerata miracolosa ed ogni richiesta di intervento divino è accompagnata da una promessa, da un voto che si può sciogliere trasportando a spalle pesanti simulacri o accompagnandoli a piedi nudi o in ginocchio per strade dissestate. Descrivendo le feste dell´Isola questa guida offre un suggestivo spaccato della cultura sarda.
ISBN |
9788871388427 |
Genere |
Cultura popolare |
Collana |
Tradizioni popolari |
Anno |
2015 |
Pagine |
128 |
Formato |
12 x 23,5 cm |
Rilegatura |
Brossura con alette |
Lingua |
Italiano |
Supporto |
Cartaceo |