Anni Novanta. S’Attittadora racconta la storia di Marianna Demurtas, una prefica sarda.
Attittare è “dare al neonato il latte”, il canto poetico, la dolce nenia che accompagna il defunto verso l’altra luce”.
Marianna ricorda il suo vissuto, le persone incontrate, rivelazione di un’umanità variegata, le tradizioni custodite ancora con orgoglio dalle comunità sarde e rievocate nel confronto tra passato e presente, al di là degli stereotipi da cartolina patinata.

Seconda Carta

Seconda Carta, insegnante e autrice, è nata ad Arbatax di Tortolì, dove vive e lavora. Ideatrice di festival letterari tra i quali il “Festival del mare” per Arbatax Borgo Marinaro, collabora con diversi intellettuali sardi e nazionali.
Ha pubblicato le sillogi poetiche Sono canto di libertà (2010), La dignità e l’audacia delle donne (2011) e Orrosas in is manus (2012), il saggio-romanzo Belle come il sole (2014) dedicato al lavoro femminile nella coltivazione e produzione del tabacco in Sardegna, presentato tra l’altro all’evento “Marzo delle donne” di Pisa, il noir Il vescovo rivoluzionario e una commedia breve finalista del contest “Radici, impulso, rivoluzione” (2016).
Dal 2017 ha dato alle stampe: Il vescovo rivoluzionario, Un tè con Agatha, La fata  aliarda, Gioele a Grannylandia, Scrivimi-Lettere d’amore, La sposa celeste.
Sue collaborazioni e scritti di prosa e poesia sono apparsi in due libri di “La Carmelina” edizioni Ferrara, a cura di Roberto Guerra.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti. È stata selezionata dalla Biblioteca Gramsciana per il testo poetico Su bisu de Antoni - Il sogno di Antonio dedicato ad A. Gramsci.
Ha avuto il premio “Ogliastrina dell’anno 2013” per l’impegno volto alla valorizzazione e alla diffusione della cultura. Si è classificata seconda al concorso “Olbiapulsespazioarte” del 2015 con il testo Le mani delle donne.