Questo libro, oltre ad essere un omaggio verso i soldati mandaresi partiti per la Grande Guerra, e in particolare verso quelli Caduti, vuole essere soprattutto un invito a raccogliere in tutte le comunità della Sardegna, i ricordi e, soprattutto, le memorie di migliaia di giovani ragazzi mandati al fronte a combattere per la Patria. Sono stati loro, con il sacrificio del 1915-1918 (in quella che il Papa Benedetto XV definì “l’inutile strage”), a lasciarci in eredità una storia nazionale che merita di essere scritta guardando con l’ottica non solo della politica,
dei grandi eventi o dei resoconti ufficiali, ma con quella di tanti soldati che hanno scritto pagine emblematiche della Grande Guerra.
Perdere la memoria è un po’ come perdere se stessi. Dimenticare i nomi, le gesta, gli esempi dei nostri ragazzi “trasformati” in soldati è perdere i valori fondanti del nostro essere comunità sarda. Sarebbe come perdere parte della nostra stessa identità. Questo libro ha l’umile pretesa, almeno nel caso di Mandas, di evitare questo lasciando alle future generazioni una prima base di studio per completetare affascinanti studi su, ad esempio, i soldati che formando la Brigata Sassari concorsero a scrivere pagine indimenticate e gloriose della Grande Guerra. L’obiettivo principale è proprio quello di evitare che i nostri eroi vengano dimenticati. Intervistando decine di persone ci si è resi conto che gli stessi figli e nipoti dei reduci non hanno conservato la memoria completa della gesta dei propri genitori e nonni.
Occorre evitare che nel prossimo futuro si parli di Memoria perduta.
Umberto Oppus
Umberto Oppus, classe 1971, sindaco di Mandas dal 2000 al 2015, è direttore generale dell’Anci Sardegna (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Giornalista pubblicista, già corrispondente de “L’Unione Sarda” e de “Il Popolo”, scrittore, studioso di storia della Sardegna. Appassionato del passato e lucido divulgatore, unisce solida documentazione e stile coinvolgente. A partire dal 1993 ha pubblicato numerosi saggi storici che hanno riscosso il consenso dei lettori e della critica.