Risuona da centoventi anni il canto di esultanza e gratitudine al “Cristo Redentore” sul Monte Ortobene. Il “divino gigante” abbraccia con il suo sguardo la città di Nuoro e tutta la Sardegna dal 29 agosto 1901, giorno in cui sacerdoti e credenti, con sei poderosi carri a buoi, trasportarono fin lassù il simulacro bronzeo del Cristo, capolavoro dello scultore Vincenzo Jerace, per affidare al futuro la grazia dell’Anno Santo del 1900.
Per ricordare i centoventi anni del grande avvenimento della nostra storia un gruppo di giovani studiosi, Renato Brotzu, Daniele Dettori, Fabio Calzia e Francesco Mele, propone ora un quadro di pensieri e di immagini sulla affascinante “festa” che molti accoglieranno riconoscendo la propria identità in quel “Vangelo vivente” che è la fede dei sardi nel Redentore.
Renato Brotzu
Fotografo, naturalista, scrittore e docente di fotografia. Autore di numerosi libri sulla natura, sul territorio e sulle tradizioni della Sardegna. Ha pubblicato decine di articoli e ricerche scientifiche su importanti riviste.
Daniele Dettori
Studioso e appassionato di divulgazione. Già autore di un saggio biografico – tratto
dalla sua tesi di laurea e pubblicato nel 2009 – sulla figura e le opere del sassarese Giovanni Antonio Sanna, imprenditore e politico di spicco negli anni del Risorgimento italiano.